Esplode capannone della Ex Snia, si lavora da questa mattina alle cinque per domare le fiamme

Alcune scuole chiuse ad Anagni e Paliano. Attivata l'Arpa: allarme diossina?

Uno dei vigili del fuoco impegnato nelle operazioni di spegnimento delle fiamme
Uno dei vigili del fuoco impegnato nelle operazioni di spegnimento delle fiamme

Paliano. Da questa mattina alle 5 brucia l'ex capannone della Enercombustili del gruppo Acea Ambiente, ex Snia, in località Castellaccio al km 57.200 della casilina tra Anagni e Colleferro. Sono tre le squadre dei vigili  del fuoco a lavoro per domare l'incendio che ha disperso nell'aria una nube nera visibile in tutto il circondario (come documentano le foto). Si tratta di una situazione temuta dai residenti per la possibile tossicità. Proprio per evitare problemi ai residenti è stato consigliato di chiudere porte e finestre. Alcune scuole sono state chiuse. Ad esempio quella in località San Bartolomeo in prossimità della statale casillina nel comune di Anagni. Nel capannonne all'interno del quale è avvenuto l'incendio si effettuerebbe lo stoccaggio di rifiuti e plastiche o meglio definito CDR.  Al momento non si conoscono le cause che hanno provocato l'incendio. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Anagni. La situazione è tenuta sotto controllo ma è in una fase molto delicata. Forse si è innescata un'esplosione su materiali chimici depositati da anni a causa delle temperature elevate di queste ore che ha prodotto un surriscaldamento dei macchinari. Una situazione analoga a quella accaduta alla Oxido di Anagni. I danni sono ingenti. L'incendio ha coinvolto un'area molto vasta. L'aspetto preoccupante è che le fiamme hanno interessato il tetto del capannone dove era installato l'impianto fotovoltaico quindi la coibentazione in poliuretano dell'impianto stesso. Da questa mattina presto il centralino dei vigili del fuoco di Frosinone è stato raggiunto da decine di telefonate di persone in transito sulla statale casilina che segnalavano la nube nera. Spavento e preoccupazione per l'inquinamento ambientale provocato dall'incendio. In zona l'aria è irrespirabile e si poteva avvertire fino a Valmontone, Sgurgola, Anagni, Paliano, Piglio. La zona adiacente alla ex Snia è blindata ai giornalisti per questioni di sicurezza.  Dal comune di Paliano il sindaco Maurizio Sturvi ha diramato un avviso urgente a tutta la popolazione. Stessa ordinanza da parted el sindaco di Anagni il dott. Carlo Noto. Non bisogna respirare assolutamente le esalazioni dell'incendio. Un disagio per chi in zona vive e lavora in un clima torrido e africano come quello di queste ore. L'intervento delle squadre dei vigili del fuoco coordinati dal caposquadra Salvatore Cristofanelli si sono concluse intorno alle 10. La situazione sembrerebbe adesso sotto controllo. Resta nell'aria il forte odore di plastica e residui di rifiuti. Attivati i tecnici dell'Arpa per il rischio diossina nell'aria. Indagini e rilievi avvolti al momento nel massimo riserbo. Duro il commento dell'associazione ambientalista Retuvasa che per conto di Alberto Valleriani esprime forte preoccupazione:" (..)Tutti devono vedere! mi stanno chiamando da tutte le parti per sapere cosa sta succedendo, (..) ci stanno facendo respirare le peggiori schifezze, è ora di farla finita; stamattina anche dagli inceneritori di Colleferro si è alzata una fumata nera. BASTA !!!!!!!


Le foto dell'intervento dei vigili del fuoco sempre in prima linea



I sindaci dei comuni interessati diramano avvisi urgenti

il sindaco di Paliano Maurizio Sturvi
il sindaco di Paliano Maurizio Sturvi

"SI INFORMA LA POPOLAZIONE CHE DA QUESTA MATTINA E’ IN CORSO UN INCENDIO PRESSO L’IMPIANTO DI PRODUZIONE DI CDR SITO IN CASTELLACCIO, NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI PALIANO. A SCOPO PRECAUZIONALE E IN ATTESA DI MAGGIORI COMUNICAZIONI SI CONSIGLIA DI TENERE LE FINESTRE CHUSE ALMENO FINO A NUOVE DISPOSIZIONI E DI NON USCIRE DI CASA SE NON STRETTAMENTE NECESSARIO".

Il sindaco di Anagni Carlo Noto
Il sindaco di Anagni Carlo Noto

"AVVISO URGENTE PER LA CITTA DI ANAGNI E TUTTO IL COMPRENSORIO. A CAUSA DELL'INCENDIO NEI LOCALI DELLA EX SNIA IN ZONA CASTELLACCIO E' CONSIGLIATO TENERE PORTE E FINESTRE CHIUSE NEGLI UFFICI E NELLE ABITAZIONI A SCOPO PRECAUZIONALE"


L'ordinanza della Asl che chiude le scuole

“Un disastro annunciato che aggrava una situazione già compromessa (...) il grave episodio sia almeno funzionale ad una seria riflessione istituzionale e politica sull'improcrastinabile necessità di un rilancio della bonifica ambientale e il recupero socio economico della Valle del Sacco, bloccati entrambi da troppo tempo”, così Nazzareno Pilozzi, deputato Sel, e Valentina Adiutori, del Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Paliano.

 

"La Legambiente di Frosinone esprime tutta la sua più viva PREOCCUPAZIONE per i danni alla salute che potranno derivare dall'imponente incendio che questa mattina ha devastato l'impianto

ACEA di riciclaggio di Castellaccio. Tutta la zona della valle da Colleferro, ad Anagni, da Piglio,Paliano fino alle pendici dei Monti Lepini SUBISCE ancora una volta un danno al territorio. SOLLECITIAMO un pronto intervento della Autorità competenti (servizi ASL-ARPA) per evitare che si consumino sulle nostre tavole verdure ed alimenti provenienti dalla zona limitrofa. Il rischio Diossina è intuibile".

 

 

 


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Commenti: 10
  • #1

    Stefano (mercoledì, 19 giugno 2013 13:39)

    Il nostro territorio dilaniato dalla disoccupazione, mostri di cemento, Acea chiamata a gestire condutture d'acqua fallate all'80%. Giovani senza lavoro e chi lavora lo fa in ambienti da terzo mondo. Adesso ci mancava la nube tossica. Della serie non ci facciamo mancare niente.

  • #2

    Alessandro (mercoledì, 19 giugno 2013 14:25)

    Ottimo, perché non installare una centrale nucleare per concludere

  • #3

    Nera (mercoledì, 19 giugno 2013 14:43)

    non gli dare l'idea :/

  • #4

    Edoardo (mercoledì, 19 giugno 2013 17:10)

    Il capannone veniva usato per lo stoccaggio dei rifiuti. Chissà cosa c'hanno buttato dentro stanotte. Ci sarebbe da indagare visto che stamattina sputavano fumo nero anche gli inceneritori di Colleferro. Strana coincidenza, no? Chi ci dice che stanotte non siano stati ammucchiati nel capannone rifiuti chimici che, venuti a contatto con altri materiali abbiano generato l'incendio? Magari una partita di schifezze prese sottobanco. Ci si fanno bei soldi in affari così... Mah. Staremo a vedere.

  • #5

    Morris979 (mercoledì, 19 giugno 2013 18:30)

    Staremo a vedere?! E che si saprà mai qualcosa in Italia?! Aspetta e spera! :/

  • #6

    MICHELA (mercoledì, 19 giugno 2013 18:47)

    ANCORA UNA VOLTA A NOSTRE SPESE E QUELLE DEI NOSTRI FIGLI E' STATO VIOLATO UN DIRITTO COSTITUZIONALMENTE GARANTITO CHE E' QUELLO ALLA SALUTE . VIVIAMO IN UNA REPUBBLICA MA IL DOVER SUBIRE PASSIVAMENTE TUTTO CIO' CHE SUCCEDE CI FA SENTIRE IN UN CERTO SENSO SCHIAVI DI UNA DITTATURA CRIMINALE CHE INIETTA VELENO GIORNO PER GIORNO E CHE L'UNICA COSA SULLA QUALE INDIRIZZA IL CONTROLLO E' SOLO IL BIECO INTERESSE POLITICO A GONFIARSI LE TASCHE.

  • #7

    mauro (mercoledì, 19 giugno 2013 20:34)

    veroli è a rischio?

  • #8

    emanuela (mercoledì, 19 giugno 2013 23:18)

    ma vicino alla marangoni come sono messi????

  • #9

    sergio (giovedì, 20 giugno 2013 00:07)

    Tranquilli, niente sostanze chimiche ma "solo incendio di pannelli fotovoltaici" tanti, circa 10000 mq. forse per un corto circuito che ha causato anche l'incendio di guaina di asfalto che gocciando accesa nel sotto locale adibito a compattare buste di plastica, ne ha provocato l'incendio di una minima quantità. Escluso sostanze radioattive. Incendio domato intorno alle ore 12,30. Monitoraggio dei Vigili del Fuoco di Fiuggi, Frosinone, coadiuvati anche dagli esperti NBCR e investigatori venuti da Roma. Una squadra di Fiuggi presente per tutta la notte a sorvegliare.

  • #10

    Stefano (giovedì, 20 giugno 2013 00:24)

    L'ordinanza dei sindaci e dell'asl a nn uscire di casa nn e stata diffusa affatto ne dai canali diretti dei comuni ne dalle testate giornalistiche, comunque non è un problema di stoccaggio o no di cosa viene stoccato o no di centrali nucleari o no, quello è tutto lavoro e progresso, il problema sta nei mancati controlli degli enti preposti, nella scarsa possibilità delle aziende di investire in sicurezza.